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Flanger, Spirituals, Nonplace, Audioglobe . electronica, downtempo, experimental jazz
Flanger
Spirituals
<CD> Nonplace/Audioglobe
Non sono certo nuovi Uwe Schmidt e Burnt Friedman nel miscelare in chiave sperimentale modernariato jazz e sonorità digitali. Un gioco che riesce con estrema naturalezza al Señor Cononut ed al titolare della ditta Nonplace (Bernd Friedmann, in altre vesti Electric Romeo, Drome, Some More Crime·passione comune con il suo collega Atomú· oltre agli eclettici gusti musicali·quella degli alias). L'operatività di fondo verte sempre nella manipolazione delle atmosfere, questa volta improntate a rarefatte ambientazioni da club anni '20. Sagomando i suoni ovattati di quel periodo con più minimali ed elettronici trattamenti l'intero album scorre fra partiture rag time ed echi sinuosi in stile charleston, con strumenti a fiato, chitarre elettriche ed acustiche suonate da una vera e propria orchestra. 'Prima di tutto vogliamo esplorare e mettere in rilievo i lati emozionali del jazz delle origini, il suo stato d'animo ed i suoi sentimenti' affermano i nostri all'unisono. 'Le tecnologie, le nuove tecniche di registrazione, il concetto stesso di produzione, prima inesistente nei termini attuali, ha cambiato tutto'. Rivangando d'assai ipotetici, immacolati ed innocenti spiriti quello che resta tuttavia è un easy listening electronico e jazzy, appena venato da riverberi di decostruzione delle forme, esercizi di stile con il pregio di un aplomb avant-garde ma forse poco decisivi nell'evoluzione delle scene contemporanee, oramai mature nelle strategie tanto da prescindere anche dalle ipnagogiche tentazioni di taglio postmoderno.
Aurelio Cianciotta