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. post-rock
Four Tet
Pause
<cd> Domino/Self
Già assorto nell'attività Frigde, Kieran Hedbe sembra non essere affatto a corto di idee e ci riserva un'altra ottima uscita con il suo progetto solista Four Tet. Attraverso intrecci sonori a mezza strada fra minimalismo e ritmiche in loop, l'artista londinese disegna le nuove linee del percorso intrapreso dal post rock del nuovo millennio. Atmosfere orientali (Parks), arpe (Untangie) e tintinnii (Twenty Three), voci di infanti (No More Mosquitoes) e musiche di possibili carillon per i vostri palmari (Hilaraous Movie Of The 90'S). Pur utilizzando estratti di musica concreta e voci di bimbetti registrate dal cortile di casa, elettronica pura mista ad accenni jazz, 'Pause' resta comunque attaccato al suono delle chitarre e dimostra un'attenzione straordinaria nella produzione, oltre che un groove a volte irresistibile. Alla fine c'è anche spazio per un theme (Tangue) di intervallo fra un carosello del 2030 e l'altro. Una secca conferma.
Michele Casella