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. leftfield, prog, electronica
Future Sound Of London
Amorphous Androgynous: The Isness
<CD> Artful/Audioglobe
Garry Cobain e Brian Douglas, ovvero i Future Sound Of London, hanno vissuto quella stagione da protagonisti, marcando con intensità un passaggio di consegne difficile, che come sempre accade non è mai esente da nuovi luoghi comuni e ricadute negative. Poco futuribili ma più introspettivi e visionari, spirituali, androgini e amorfi, tornano con una produzione ricca d'influssi e citazioni, materia eclettica, olisticamente confezionata, onirica e poetica. Un pregevole album all'ascolto (i superstiti cultori dei suoni progressivi gradirebbero volentieri, ma non crediamo purtroppo che comprino i FSOL) in cui si trovano pieghe spazio-temporali, certamente non prive di forma e sostanza e distorsioni sonore che ci riportano agli anni dell'acid rock, tra cosmici suoni di sitar e sintetizzatori dalle lignee fiancate. Si può ricreare energia, anche da un buco nero, un ponte per altri universi di comprensione: idee, atmosfere, concetti, che viaggiano attraverso epoche differenti, replicandosi come codici genetici impazziti. Un immenso patrimonio quello indotto dai memi della psichedelia, la collisione di questi con i paradigmi provenienti dalle culture elettroniche emergenti, agli albori degli anni novanta, era inevitabile, producendo in musica (ma non solo) cambiamenti profondi.

Aurelio Cianciotta