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. nu jazz
Greyboy
Mastered the Art
<cd> Ubiquity
Gli epigoni acid -jazz del vecchio continente, di quella che del decennio scorso fu una delle scene internazionali più affermate, adesso sembrano definitivamente orientati verso luccicanti ibridi house e recuperi non sempre felici di atmosfere lounge, fra sapori latini di sambe e di bosse. In questo panorama Greyboy, uno dei maggiori esponenti nel nuovo mondo delle vibrazioni contemporanee più vicine al jazz, partendo dall'assolata California del Sud, ha dato vita al suo terzo album. Questa volta influenzato più dalle battute hip-hop, tipicamente americane, nonostante la presenza come bonus track, di un remix del 'nostro' Nicola Conte, appunto una bossa, intrisa delle solite fantasie sonore da commedia rosa anni sessanta-settanta. Meglio, allora, la versione originale della title-track, con il vibrafonista Dave Pike e la collaborazione di Elgin Park, oppure, downtempo, la lirica e melodica 'Uknowmylife' con MC Main Flow, o la più sanguigna 'Ghetto Boogie', che della strada riprende gli umori con un tocco di raffinato stilismo. Fra beats e jazz, in ogni caso, una discreta produzione molto appetibile per gli ultimi cultori di quelle sintonie.
Aurelio Cianciotta