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. experimental, elettronica Hecq Scatterheart <CD> Hymen Records Elettronica post-industriale che lascia trapelare molteplici forme ed influssi: quella di Benny Boysen, appena ventidue anni, è tuttavia già una ricerca ben definita, che sa appropriarsi di sonorità aspre ed innovative, diluendole in suggestioni ambient, complesse dissonanti strutture auditive, partiture ritmiche discontinue, abusate con attenzione glitch in contrappunto ad innesti melodici ed ispirazioni d'origine space. Un album rude e melanconico, derivato da immaginari certo non concilianti ma che sanno evolvere con percezioni sensibili, fluidi e repentini cambiamenti d'umore, focalizzando le emozioni piuttosto che i processi della tecnica digitale. Sessantuno minuti di registrazioni, tracce di lunghezza variabile (anche molto brevi), con aurali paesaggi sonori, oscillando fra il minimalismo delle due differenti versioni di 'Madison' e la ritmicità break esibita in 'Doraccle', oppure con 'Inyarms' inducendo trasalimenti e sospensioni astrali per un debutto davvero eccellente. Aurelio Cianciotta