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. new wave, punk, electro, house, soul
I Like It Vol.1
<CD> Compost Records
A quattro produttori, protagonisti e personalità vezzose del music-business (tutti dj professionisti, coinvolti nella conduzione d'etichette discografiche, prima che cultori o semplici appassionati) si è chiesto d'indicare le proprie quattro tracce preferite, in una sorta di 'Back To Mine' in formato compresso: questa in poche parole l'idea della Compost per una nuova serie dal titolo 'I Like It'. Siffatte raccolte in genere vedono la luce per un essenziale motivo: vendono bene. E' paradossale il fatto che proprio una label così prestigiosa ed attenta alle questioni di stile induca in simili tentazioni mettendo assieme nomi certo importanti come quelli di Dj Hell (Gigolò), Peter Kruder (G-Stone), Michael Reinboth (Compost) e Theo Thonnensen (Into Somethin'), ma dalle influenze difformi. Neanche le quattro intro frapposte ad arte nei passaggi di testimone riescono ad amalgamare il tutto con sufficiente criterio e il prodotto non decolla in nessuna delle sue parti, con una scelta delle tracce che appare maggiormente dettata a render merito di un'immagine pubblica piuttosto che improntata da un idea critica o dal valore intrinseco delle incisioni. Eterogenei i riferimenti, che spaziano con eccessiva disinvoltura dal punk del Pop Group alla musica brasiliana di Egberto Gismondi, si adagiano nelle classiche atmosfere jazz di Nathan Davies e nell'ambientale elettronica anni ottanta di Eno, Daniel Lanois, Sylvian e Sakamoto (senza contare i dichiarati riferimenti all'electro, all'house, all'hip hop e al soul). Il troppo storpia: si poteva far meglio.
Aurelio Cianciotta