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. deep house
Inhouse Vol. Two
<CD> EFA/Audioglobe
Ancora deep house dalla Germania, in un suadente e prezioso amalgama di artisti e produzioni. Battute contenute, essenzialmente diritte, intrise di umori jazz, dalle percussioni accattivanti, come nel Soca's hip mix o cesellate da voci vellutate come ad esempio nel brano d'apertura ad opera della brava Marlene Johnson. Fra le etichette coinvolte nel progetto impossibile non citare Compost, Dessous e Stir 15, non a caso le più note al grande pubblico. Non riconosciuto con la dovuta evidenza, da sempre, tutti i generi trovano fertile diffusione in terra teutonica, subendone influssi ed inedite interpretazioni, và notato piuttosto come i riferimenti sonori che fino a poco tempo fa attingevano alla cultura jazz stiano ovunque virando corposamente verso rivisitazioni di quei suoni in chiave più house, abbandonando sia i trascorsi anglosassoni rare-groove acid-jazz, sia le ascendenze pipiù ruvide e funky, che quella tradizione non certo usavano solo ad uso e consumo di pur raffinati ascolti e pose salottiere. Un ottima collezione tuttavia per fare il punto e per riflettere sulle estreme confluenze fra house e jazz.
Aurelio Cianciotta