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. techno, electro
Johannes Heil
The World
<CD> Datapunk/Karma
Sesto album di Johannes Heil che passa dalla Kanzleramt alla Datapunk dando vita a nuove produzioni create tutte digitalmente senza alcun uso di sample e di suoni ottenuti grazie a strumenti tradizionali. Qui tutto è sintetico, frutto di elaborazioni su computer e macchine ma non per questo privo d'emozioni. Le atmosfere sono oscure e tese, con una qualità seducente, epica, che coinvolge già nell'ascolto e ancora più a fondo funzionerà in pista. Finalmente s'iniziano a ridefinire le strutture tipiche della techno (ibridandola con l'electro), consci del potenziale pop che questo genere può esprimere, senza scadere tuttavia nei gironi dannati della dance commerciale. Sono succedute ad arte sequenze macchiniche brucianti, con suoni fascinosi e parti vocali agite come slogan taglienti. Sarà questa la pop-music del futuro ormai prossimo, lo si capisce dalla title track, una sicura hit, ammiccante ed energetica, che sa come concedersi nonostante l'apparente ritrosia. Visionaria e più sfilacciata nelle scansioni la sesta traccia, 'L.S.D.' (non potrebbe essere il contrario con un titolo simile), fremente e sottostante a testi vocoderizzati 'Now Is The Time', mentre con 'Watchtower' si rallenta solo un attimo la corsa, seguendo suggestioni industriali e minimaliste. Sempre più la label di Anthony Rother s'impone come riferimento di primo piano per le scene electro/techno.
Aurelio Cianciotta