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new jazz, elettronica, downtempoVarious Artists
K7 150
<2CD+DVD> !K7/Audioglobe
Con la splendida e calda voce di Ursula Rucker in 'Supa Sista' prende avvio questa doppia raccolta retrospettiva delle produzioni !K7, una label che ha segnato in musica la storia degli ultimi anni, con scelte eclettiche, sempre di gran qualità, spaziando dall'elettronica al jazz, dall'house al soul ma attenta perfino alle nuove derivazioni dell'hip hop e della techno. La gran parte degli artisti che in passato hanno avuto a che fare con l'etichetta di Stefen Struever e di Horst Weidenmueller sono degnamente rappresentati, Kruder & Dorfmeister in primis, decisiva per lo studio berlinese la partnership artistica con la loro G-Stone, oltre all'intuizione dell'approccio Dj Kicks. Tutto questo nella seconda metà degli anni novanta, un periodo decisivo di cambiamenti, legato all'emergere di nuove sonorità costruite grazie a modalità produttive prima impraticabili per etichette appena esordienti. Il primo dei due cd è pacato ma molto elegante a sottolineare una distintiva attitudine allo stile. Ritroviamo A Guy Called Gerald con Louise Rhodes in 'Black Baby', il neo philly sound di Vikter Duplaix, con 'Sensuality', il collettivo degli Spacek, in 'Motion Control', il controverso genio di Herbert supportato da Dani Siciliano, e ancora (non vorremmo far torto a nessuno) Smith & Mighty, Tosca, Earl Zinger, Rae & Christian. Più ritmato il secondo dei due cd, con le sincopi dei Funkstörung, con Playgroup, pulsante dell'electro-disco di 'Behind The Wheel', o con il giovane Tiga. Swayzak naturalmente, non poteva mancare, in doppia versione, con Claire Dietrich, nella delicata e atmosferica 'Make Up Your Mind', con gli Adult nella più cupa ma fascinosissima 'I Dance Alone'. Fra le altre chicche, Princess Superstar in 'Do It Like A Robot' (Hell Rocks Equalizer Remix), i Terranova con Ari-Up e la Peace Orchestra. Ben 14 i video nel DVD, inciso su entrambi i lati, in sistema Ntsc e Pal, con episodi più sperimentali e riusciti e clip invece dalla confezione più consueta. Festeggiamenti riusciti, che altro dire, ancora non hanno compiuto dieci anni.
Aurelio Cianciotta