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. hip hop, jungle
King Rhythm
What's Left
<CD> Quatermass/Audioglobe
Sono diventati sempre più indecifrabili alla Quatermass nelle loro direzioni di fuga ma il risultato ottenuto con 'What's Left' da King Rhythm con l'apporto di Son Of Nun (the true speaker) è davvero soddisfacente. I ritmi sono virati fra hip hop e jungle in maniera davvero corposa, sporca e contorta, sulle onde più contemporanee e trasversali delle sonorità urbane. Futuribili poliritmie ottenute facendo vibrare frequenze, battiti digitali e sequencer, sperimentali negli esiti, ma con alla base i ritmi della strada, ruvidi e schizoidi. Il connubio delle scansioni e delle liriche funziona alla perfezione, tanto che dopo poche tracce si perde completamente il lato più astratto e cerebrale dell'operazione: spingere oltre i confini alcuni generi a volte può risultare solo un'idea di partenza tutta da verificare. Qui l'operazione è riuscita. Cinque le tracce potentissime, si esclude l'intro e gli ultimi due episodi , uno più estremo 'Ciretose' e l'altro, l'outro, 'The Silent Disaster', più concettuale. Va come una scheggia 'The Brakes Are Gone' con bassi decisi e riff funky, coglie nel segno 'March Against The Duplicators', una sorta di techno/break a venire, incisione ipnotica e lunghissima (oltre dieci minuti) che mescola groove ed influenze industriali. Da segnalare inoltre la traccia numero cinque che prende il nome del celebre ideatore dell'Apple, il computer più usato in musica (il titolo in questione è appunto 'Steve's Job'). Un ottima uscita, l'eclettismo della Quatermass è ancora fecondo.
Aurelio Cianciotta