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. elettronica, glitch and breaks
Lexanculpt
The Blurring Of Trees
<CD> Planet Mu Records
Dopo l'interessante debutto in 12' per Isophlux ('Oh Here's Some Noises', nel 1997) e con un'ultima uscita successiva di due anni, per la Orange ('Double Density'), ritorna Alex Graham, questa volta per Planet Mu, esplorando delicatezze e distorsioni elettroniche unite con stile glitch e destrutturazioni fuzzy. Toni classici e manipolazioni digitali che si dipanano subito dalla prima e breve traccia introduttiva 'The Tuning Of Miniature Modems' aggiungendo quasi in soluzione di continuità scansioni break e downtempo (nell'incisione che segue 'Has Been Trying Not To Wonder') repentinamente mutoidi nell'arco dei sette minuti di durata. Accordi ammalianti di piano e microemergenze fra le quali perdersi in un dolce abuso intriso di nostalgia, in 'A Funeral For A Pink Elephant Ear' e sincopi metalliche agite all'uso in 'Ninety-Seven Cars And Free Love'. Suoni elegantissimi, brandelli struggenti di melodie e iperboli sintetiche che continuano a rincorrersi senza tregua e qualche tessitura maggiormente ambientale ('Emory Dixon Renamed') in un ottimo album, da gustare tutto attentamente.
Aurelio Cianciotta