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. experimental
Maschinenschlosser
Orange Noise
<cd> Dbelltime
Molte produzioni sono state accomunate ai colori ed agli stati emotivi che possono influenzare il lavoro di un musicista; ecco arrivare un nuovo album di Christian Stefaner (aka Maschinenschlosser) intitolato 'Orange Noise'. Dolcemente accarezzato dal brano 'Polvo Naranjo', il disco parte alla scoperta del suono e delle sue possibilità di essere mischiato al silenzio. L'esempio proviene proprio da questo pezzo che, a più riprese interrotto, si ferma al decimo minuto per lasciare uno spazio vuoto di puro (ed impossibile stando alla lezione di Cage) silenzio. Occupatosi per anni dell'esplorazione del suono, Stefaner sembra mettere a punto dei test per l'udito, spezzando l'audio con frequenze digitali, talvolta in un crescendo di tensione ('Wave 2 new'), talvolta variando ritmicamente gli elementi elettronici ('Onda'). Innegabilmente il disco possiede possibilità di fascinazione che vanno ricercate più nell'ascoltatore e nella sua ricettività agli impulsi provenienti da 'Orange Noise' piuttosto che nel cd stesso. Non è certo facile farsi incantare dalle emissioni frastagliate ed a tratti calme di 'Vas', dai fermo-immagine di 'Estatica Estacionaria', dalle splendide scale musicali di 'Harmonics' o dalle fredde rasoiate di 'Reset (plane)'scandite da eliche di suono. Ballabili si mostrano 'Funky shark' e 'Twang' (quest'ultima in particolare potrebbe uscire da un album Compost), mentre curiose rusltano 'Funky Ericsson' (con protagoniste le interferenze dei telefoni cellulari) e soprattutto una versione carillon de 'L'internacional' ad evidenziare la profonda adesione che musica e politica hanno nel lavoro del musicista.
Michele Casella