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. nu jazz, soul
Joseph Malik
Aquarius Songs
<CD> Compost Records
Un album finalmente maturo, subito caldissimo, sin dalla prima incisione e title track, splendida, grazie agli ottimi arrangiamenti di David Donnely, co-autore, musicista e 'programming effects' in gran parte dei brani, ancora una volta ad affiancare le prodezze di questo ex-dj, cantante di razza, che alla tecnica sopraffina sa aggiungere l'emozione di sentimenti autentici, con testi decisi e dalle chiare connotazioni politico-sociali. Equilibri delicati, seppur si alzino le battute rispetto al suo precedente album, 'Diverse', vicini ai territori del consumo da club, ad esempio, nell'episodio prodotto con l'apporto di Grand Unified, 'Dream Dance', o nella successiva 'Believe & See' con Aqua Bassino a colorare di house, le atmosfere jazzy tanto care alla Compost. Fascinosa ed esotica 'Diablo' (il nome della strada verso Siviglia), già scelta come primo singolo, un tango sincopato, dedicato alla sua squadra del cuore, il Glasgow Celtic, nella corsa verso la finale di coppa Uefa. Più modulata e pacata la collaborazione con Steven Christie e Kristina Robertson in 'Casualties Of War', come del resto, ugualmente, anche la traccia di chiusura, 'Race Relations', registrata live a Yokohama, in Giappone. Un artista ormai completo, Joseph Malik, che saprà rivolgersi anche a platee più ampie e che in questo momento rappresenta a mio avviso una significativa conferma di un nuovo corso dell'etichetta tedesca.
Aurelio Cianciotta