> Archivio Recensioni		> Neural Magazine				> Neural Station
> emusic		> new media art				> hacktivism
. lounge Margoo The Lone Solo <CD> Wot4/Audioglobe Paolo Bruno Margoni apre il suo secondo album con una 'Warning Intro' in cui ci mette in guardia dagli effetti collaterali a cui si verrà esposti dal prosieguo dell'ascolto: cinquanta minuti che fanno da forza centripeta per una miriade di suoni, idee e soprattutto fissazioni che il compositore (questo è il termine che più gli si adatta) organizza in forma stravagante e furba. Con 'Emotional Pop-Up' sembra di trovarsi ad un party filmato da Antonioni, mentre con 'I Love You' si viene catapultati nel mezzo di un concerto organizzato attorno a violini sentimentali e splendide stringhe di chitarra. Servendosi di cigolii ed effetti sonori da pianola, sample e registrazioni di vecchie trasmissioni radiofoniche, Margoo ricorda gli stralunati DJ Me DJ You, una nuova costola dei mitici Sukia ovvero il cugino occidentale dei Pizzicato Five. Stesso piglio gigionesco, stessa caratura artistica sia nel moderno chachacha di 'Pop-Porn' sia nell'ultra-lounge di 'Scrambled Head'; un album che non risparmia neppure i commenti sonori per le spy-story cinematografiche ed in cui non è detto che i buoni escano vincitori. Il tutto a vantaggio dello smaliziato ascoltatore. Michele Casella