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. techno
Martin Landsky
In Between
<cd> Pokerflat/Audioglobe
Anche per Martin Landsky, come per altri suoi compagni di scuderia Poker Flat, i suoni sono sempre eleganti, minimali, forgiati forse in odore di più radicali sperimentazioni. Le atmosfere rarefatte e innovative traspirano un uso freddo e contenuto della tecnologia, senza che il coinvolgimento diretto dell'ascoltatore venga in qual modo a soffrirne: succede ad esempio in 'Breeze of the Nightingale', leggiadria, soave ma sottilmente insistente e sferzante. Tech-house con un'impronta nè leccata, nè esageratamente spinta e che dialoga con altri universi sonori, tanto da provare forse a coniare ulteriori termini di riferimento. 'Pfthey' ha una ritmica un po' spezzata, su tappeti sonori più ambientali e ripetitivi, mentre 'Use me" è percussiva e dalle sfumature misteriose. Due i singoli tratti da questo album, 'Spy on Summer', remixato da Daniel Bell e 'Sweet Sweet Morning' a cura di Swayzack.
Aurelio Cianciotta Mendizza