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. outer limits
Massimo
Hello Dirty
<CD> Mego
Nuova espressione di un eccesso, Massimiliano Sapienza si presenta con un album provocatorio fin dalle note di agenzia ed attraverso il quale si viene immediatamente calati in un marasma uditivo che, dopo un attimo di sconcerto, rivela una perfetta misura nella composizione. Le quattro tracce che aprono 'Hello Dirty' rappresentano un unicum musicale che ha nel fragore noise il referente più immediato ed in cui appaiono da subito importanti le interruzioni e le intermittenze, mentre una lontana forma melodica si sviluppa e si viene lentamente a sovrapporre al suono composito e multiforme. La quarta traccia in particolare - come l'album nella sua totalità - mostra una capacità evocativa difficile da eguagliare, affidando ad un accenno pop il filo conduttore del pezzo. Il suono viene incisivamente ed eccessivamente reso artificiale, provocando fratture che, alternandosi a frenetici beat, mutano continuamente l'aspetto strutturale dei brani. Perché comunque di brani stiamo parlando, nonostante l'apparente perdita di una direzione univoca, le cui linee guida possono essere (rin)tracciate attraverso molteplici ascolti. Smembrato e ricostruito in maniera splendidamente bislacca, Hello Dirty è parto cerebrale e viscerale, un graffio necessario, una colorata epilessia dell'udito, un viaggio a tratti allucinato attraverso i generi musicali fino alla cesura finale. Un album che ha nel "frastuono" un archetipo indispensabile ed in cui il senso d'urgenza è perfino palpabile.

Michele Casella