> Archivio Recensioni		> Neural Magazine				> Neural Station
> emusic		> new media art				> hacktivism
. downtempo, leftfield Medusa Medusa <CD> Moloko Plus Muovendosi fra riferimenti piuttosto tradizionali (blues, jazz, reggae) pur utilizzando dinamiche compositive che fanno largo uso delle tecniche di produzione digitale, i Medusa (Gerard Lindhorst e Andreas Bruning), approdano ad un ibrido downtempo, che recupera con nuovi procedimenti e spirito funky, una visione musicale alquanto calda e 'suonata'. Traspaiono le loro origini, quelle di Lindhorst riposte nel drum and bass (diverse le uscite al suo attivo, come Omega Men, Monolith, DonQ Geheimwaffe), mentre per Bruning è evidente l'ottima esperienza accumulata come bassista (Dakota, Rudiger Klose Duo, Katrin Achingers Flight Crew). La formula è semplice ma efficace: suoni trovati, processati e riprocessati, messi in sequenza, con massicce aggiunte di bass guitar ed effetti, poche le voci (di taglio hip hop) spesso solo per sottolineare ritmicamente qualche passaggio. Buon groove che gira, un uscita soddisfacente. Aurelio Cianciotta