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Metamatics Spook Tinsel Shoal <cd> Hydrogen Dukebox/Audioglobe Lee Norris aveva giá composto un puzzle interessante con il primo album, Neo Ouija, in un esordio che si era fatto notare. Come dice lui stesso: "Non mi interessa far ballare la gente, mi interessa farla pensare". E in effetti definire cerebrale questo lavoro non é fuori luogo, anche se va subito sgombrato il campo dagli equivoci. Il lavoro scorre senza intoppi dall'inizio alla fine e avvolge in un ascolto in cui la grazia e la bravura dell'evocare sono evidenti. Lo scenario cambia di continuo, lentamente, come un arredamento sobrio, ma eccezionalmente equilibrato, in un gioco di forme che si alternano privilegiando la curiositá dello sguardo. I ritmi, infine, sono scarpe o minuscole fruste, a seconda del contesto, e l'impatto mitigato dalla velocitá calcolata arriva al padiglione auricolare come un flusso familiare. |