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. house
Mijk van Dijk
Everyground
<cd> Superstition
Hard dancing per Mijk van Dijk e terzo album ma con accenni un pochino melodici e sapori per palati più fini, se riferiti alle pulsazioni del genere. Il tutto fra underground e mainstream, grazia teutonica e battute piene, sparse vocalità e fiati dolci, in 'En Vivo', ad esempio, traccia numero cinque, o negli archi molto house-Philly Sound di 'Discoqueen'. Non deve stupire, allora, se Mijk è capace di far muovere tutte assieme folle da sciopero generale, a Mexico City o pochi selezionati estimatori in piccoli club giapponesi, del resto dalla sua ci sono preziose collaborazioni: Humate, Thomas Schumacher, Paul M e Claude Young in particolare. Tutto l'album è energico, ma mai sopra le righe, basta sentire 'Bass on Canvas', una fra le tracce abbastanza secche che sono alternate perlopiù da episodi maggiormente scanditi ed intensi. Special bonus il software Traktor Dj Player con il quale è possibile ascoltare l'album anche in modalità mixata dallo stesso autore. 'How Deep Is Your Love', potenziale nuovo singolo macina possente come un trattore mentre in 'Drop Da Gun' improvvisamente si dubbeggia, una tappa quasi obbligatoria, ormai, anche in produzioni di generi diversissimi da quelli tipicamente giamaicani.
Aurelio Cianciotta