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Nathan Coles, Give Me A Break, 10 Kilo, Karma . breaks, tech house
Nathan Coles
Give Me A Break
<CD> 10 Kilo/Karma
House e breakbeat che vanno a braccetto, ritmiche assai ipnotiche e suoni circolari, agiti da Nathan Coles, per la 10 Kilo, etichetta dove sono stabilmente accasati Proper Filthy Naughty, Renegade Soundwave, Red Star e Danny McMillan e nella quale non si disdegnano certo le collaborazioni altrettanto importanti ma più saltuarie di produttori come Sly Fidelity & Clubfoot, Smithmonger, DJ Hal e Silver Storic. Nel dna della label fondata da Richard Bloor (aka Rikki Rokkit) è insita l'attitudine al crossover dei generi, risultato di un gusto eclettico che spazia dalla nu skool all'electro, dalla tech-house al dub, con forti le influenze da club, che nel Regno Unito da tempo (sulla strada di Layo & Bushwacka!, di Barry Gilbey e Lee Coombs) con stili differenti ma intenzioni poi non del tutto dissimili adatta con ritmiche più diritte e una sensibilità da "main room" quelle che sono le vibrazione basse proprie delle scene 'fratturate'. Nathan Coles è abile nel costruire un continuum sonoro percussivo, nel quale l'energia viene tenuta costante, elemento tipico di un'impronta techy, memore di una lunga collaborazione con il collega ed amico Terry Francis, trattamenti che indulgono con misura anche a scansioni tribali e dark, su un crinale ambivalente ma dallo stile molto omogeneo, in nove corpose tracce, in un crescendo d'attenzione, fino all'ultima incisione, 'Plip Plop You Don't Pop', davvero una chicca (finalmente con battute un poco steppate e ondivaghe). Nel complesso una prova raffinata che potrà avvicinare a sonorità più articolate e dense il pubblico house.
Aurelio Cianciotta