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. elettronica, minimal, abstract pop
Nitrada
We Don't Know Why But We Do It
<CD> 2.nd Rec
Caratteristico lo stile di Christophe Stoll, in arte Nitrada, agendo ancora abilmente nostalgiche melodie, spesso rotte (o amalgamate) da ritmiche proliferanti (in 'Old Love, New Idea'), oppure trasversalmente, facendo collidere i suoni elettronici con un pop rarefatto ed ultra-contemporaneo (in 'Everything Is Not Alright'), ritornando a deliziarci, con note essenziali e gentili, nel corso delle nove tracce di questo 'We Don't Know Why But We Do It', dopo il precedente '0+', mini-album del 2002, sempre per la 2.nd Rec. Le buone premesse della sua prima uscita sono allora confermate e nuove possibilità si aprono, quindi, per questo artista, qui ottimamente supportato da Corrado Nuccini (Giardini di Mirò), da Jukka Reverberi (entrambi alla chitarra ma in brani differenti), dalla vocalità calda di Francesco Cantone (Tellaro), di Kaye Brewster ed infine di Nina Schwabe. Collaborazioni che fanno decollare questa produzione, stratificata in molteplici passaggi, a rimbalzare accordi e sequenze digitali per posta, fra la gelida Amburgo (città nella quale risiede Stoll), e la più solare Sicilia, tra il nord Italia e la Scozia, stabilendo sintonie e relazioni sensibili, esplorando tenuemente energie sognanti ma vivide, risonanti e intime. E' 'Fading Away' la mia incisione preferita, romanticissima, vibrante, accesa dalla splendida voce della Brewster, controllata nelle scansioni, eteree, minimali, melanconicamente sospese in un limbo senza tempo.
Aurelio Cianciotta