> Archivio Recensioni		> Neural Magazine				> Neural Station
> emusic		> new media art				> hacktivism
. indietronica Noise Tank (lovesyou) Glee, Ad Nauseam, And How It All Works Out <CD> Focus Media 'Musica così felice da vomitare arcobaleni'. Direttamente da Detroit che uno s'immagina votata solo alla techno, mentre qui s'accavallano contorcimenti elettronici, synth e 'gliccerie', dolcemente pervasi da fremiti indie-pop. Malsane inquietudini post-adolescienziali virate agitando click e cupe melodie. Ancora rubando fra le stesse note della band: immaginate Squarepusher con su una maglietta dei Pixies calpestare una merda fuori dell'ufficio postale. Poco altro da dire. 'Wreakless For A Wasted Youth' ha la forza (quasi) d'un inno generazionale, con un andamento malinconico ed eccentrico, sottolineato dall'interpretazione vocale di Thea Benedict, che aleggia sulle spaesate costruzioni di Doc e compagni. Cornamuse, campanellini e synth fanno da contorno, e preparano al secondo brano in scaletta, 'Finding Solace In The Gentle Arms Of Love', quasi in stile Warp, con un refrain sintetico e straziante a far da colonna portante, ossessivo ma delicato. Anche 'Shortys Running Numbers (forthemob)' lavora ai fianchi, con la chitarra acustica, le doppie voci (maschile-femminile), ed una forte melodia, che la rende incisione immediatamente decifrabile. Fino al gran finale, 'Rabbits Dead, Easter Day' (un titolo che si poteva pensare per 'Meat Is Murder'), zeppo d'effetti sguiscianti su una base rock, tutti in fila, con Dennis Klein alla chitarra, l'altro vocalist Sunil Swani, Jeff e Mike Supina (ancora chitarra più elettroniche varie). Anche se le scene indietroniche non sono facili agli amori predestinati l'impatto suscitato dai Noise Tank è notevole: se son rose fioriranno. Aurelio Cianciotta