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. leftfield, hip hop, beatscapes
Object
Pandemic
<CD> Quatermass/Audioglobe
'Leftfield', 'hip hop', 'beatscapes', nonostante possano sembrare, assieme, classificazioni abbastanza vaghe (quando negli stili - non solo musicali - si è letteralmente assediati dal mainstream sgualcito ad arte di una 'street culture' progettata a tavolino), rimangono tuttavia definizioni alquanto appropriate, che immediatamente esemplificano le ricerche di questo tipo (molto care alla Quatermass, avvezza a ibridi di genere, sviluppati con attitudine e meticolosa applicazione). Sperimentazioni ritmiche, che almeno in Italia, trovano il loro pubblico (se lo trovano) certo in ambienti parecchio differenti da quelli caratterizzati da orde di ragazzini con jeans larghissimi, felpe e cappellini all'ultima moda (pubblicizzati in maniera sospetta soprattutto sulle riviste musicali che non a caso riscoprono solo adesso certe sonorità). Ma torniamo solamente ai suoni: il moniker Object cela in realtà l'australiano Lawrence English, accorto nel modulare battute e tappeti, vibrazioni sintetiche e frequenze basse, riuscendo a rendere in forme alquanto dense ed originali lo spirito indomito dell'hip hop originario, che ricordiamolo nasce con un carattere fortemente innovativo e non sempre scevro da implicazioni celebrali (Ramm-Ell-Zee per tutti). Molta acqua da allora è passata sotto i ponti e l'avvento dell'elettronica e dei personal computer rende quasi conseguente (immediato e diretto) rielaborare quei suoni in forgia contemporanea. In 'Pandemic' vi si riesce a pieno, con ricchezza d'ispirazione e suggestioni ben articolate, alternando costruzioni ambientali e scansioni energetiche, rime e influssi digitali. Sicuramente una buona prova che conferma l'attenzione della Quatermass per i territori di frontiera.
Aurelio Cianciotta