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O.Blaat, Two Novels, Gaze, In The Cochlea, Cronica Electronica . elettronica, experimental, microsuoni
O.Blaat
Two Novels: Gaze/In The Cochlea
<CD> Cronica Electronica
Una giapponese a Brooklyn, dopo anni di progetti felicemente in bilico fra arte, musica e live performance, sotto la luce esile dei riflettori delle scene alternative di downtown, nascosta dietro lo schermo di un powerbook: per Keiko Uenishi (in arte O.Blaat) è adesso arrivata l'ora di un confronto oltre la cerchia stretta d'ammiratori definita dal suo specialissimo (e specialistico) pubblico. Si occupa del debutto l'etichetta lusitana Cronica Electronica, lasciando nientemeno che a Christian Marclay il compito di presentare e sostenere l'artista, supportata nella prima sezione di registrazioni da un'altrettanto valido nucleo di amici e collaboratori. Si alternano per i primi nove brani che compongono 'Gaze', Kaffe Matthews, Toshio Kajiwara, dj Olive, Aki Onda, Akio Mokuno, Ikue Mori ed Eyvind Kang, seguendo un ordine dettato più dalle minimali articolazioni dei suoni e dai codici segreti delle collaborazioni piuttosto che da intenti narrativi (come potrebbe in parte suggerire la scelta del titolo). Composizioni che indulgono a stati convergenti di destrutturazione sonora, assemblando gran parte di quello che il genoma concettuale di una metropoli come New York ha saputo partorire nel tempo. Un amalgama alieno, distillato dalle avanguardie storiche, innervato da infatuazioni ambient (che ancora percorrono le ultimissime ricerche), condito da sfrigolii e microsuoni, sfere d'interesse a modulazione assai sintetica che bene rappresentano lo stato di salute dell'underground digitale d'oltreoceano. Ancora più rarefatta ed astratta la seconda sezione di questa uscita, 'In The Colchlea', altri nove brani nei quali da sola la Uenishi centellinando eteree scansioni per ascolti scientificamente programmati, dipana il suo repertorio ascetico ma vibrante, contemporaneo ed emotivamente coinvolgente.
Aurelio Cianciotta