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. house
Opera House Vol.1
<CD> Cavernjatt/Audioglobe
La label toscana Cavernjatt di proprietà dei due artisti Blade e Francesco Ballerini (Masquenada Family) realizza una nuova compilation che raccoglie diversi brani di dj, musicisti e produttori internazionali già collaboratori dell'etichetta stessa. L'album prende il nome da un noto locale toscano dove Blade è resident dj e propone le sue sonorità tipiche. Alcune note d'organo vintage, riff di chitarra funk, un tocco di charleston e la voce delicata della cantante scandita da colpi di basso: comincia così il brano d'apertura realizzato dai Masquenada Family che si affidano al groove ed al funk per rimanipolare la quadratura 4/4 house. Un album che già al primo ascolto colpisce per la sua semplicità, fatta di un'essenziale ricerca del groove con beat 60s (bass drum + hands' clap) segnate da ritmiche ossessive, accordi di chitarre in 4 battute loopate, qualche sample di rinforzo, giochi di filtri, testi a volte parlati ('Butterfly') e fraseggi di sax. Un suono sporco, improvvisato un po' old style, ma tremendamente travolgente e caldo. Dalle dodici tracce del disco, infatti, emerge la componente più organica, una presenza massiccia di strumenti suonati che spesso sostituiscono loop e parti campionate. L'irresistibile groove originale si abbandona nelle varie tracce ad arrangiamenti funky con influenze disco e jazz ('Need', 'Indian Rose') ma, anche ad inserti più latini ed etnici come nel brano degli Etnogrooveorchestra. Non mancano tracce più vicine al tessuto elettronico e digitale ('The Beginning') in cui sample vocali sono tagliati e sovrapposti ad una marcetta ripetitiva in 16 battute. Un perfetto esempio di come si possano creare versioni elettroniche di pezzi soul e latini senza stravolgerne l'anima.
Miky Ry