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Pastacas, Tsaca Tsap, Kohvi Records . experimental, folktronica
Pastacas
Tsaca Tsap
<CD> Kohvi Records
Uno strano connubio quello tra elettronica e folk, soprattutto in questo caso, quando le incisioni prodotte, venate da un garbato sperimentalismo, permettono alle molte vocazioni pop d'esprimersi liberamente. Lo-fi e diluite rimembranze indie rock, dall'Estonia, ad opera di Ramo Teder, in arte Pastacas: chitarra acustica, melodie ambientali, stilizzate con noncuranza, quasi a celare la calcolata meccanica del progetto, minimale ed assai raffinato nelle sue interne strutture. Non si tratta del solito esotismo da provincia dell'impero, il giovane Teder (che canta anche in finnico o utilizzando un proprio personalissimo linguaggio) ha talento da vendere. La rilassatezza ostentata, l'aria lievemente malinconica, non bastano per distogliere la nostra attenzione, per sviarci dalle atmosfere introspettive e dalle tessiture assai articolate, a volte sottolineate magistralmente con semplici accenni. Molti, in teoria, i riferimenti trasversali possibili: reperti IDM, suggestioni drill'n'bass, echi di sperimentazioni digitali (Aphex Twin ed µZiq fra i soliti sospetti). Pastacas fa tutto da solo e lo fa con grande perizia, il tutto concorre alla riuscita di un album pacato ma inequivocabilmente avvincente, per ascolti rilassati ma allo stesso tempo anche densi.
Aurelio Cianciotta