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. rap, hip hop, electro Princess Superstar My Machine <CD> !K7/Audioglobe Comporta forse una qualche esitazione, nel caso di 'My Machine', essere costretti a parlare di concept album. Sarà per l'aplomb da supermodel della signorina Kirschner, newyorkese acquisita (dall'età di diciassette anni), aspirante starlette, prima in prestito in una indie-band chiamata Gamma Rays e poi votata all'hip hop (cosa non proprio semplice, immaginiamo, in una scena dominata da rappper di tutt'altre sembianze). Eppur è così che si mostra questa sua ultima produzione, nuovo atto di una carriera in ascesa, resa frizzante da interessantissime collaborazioni, anche in questo caso ricche, considerando nel corso delle venticinque incisioni i contributi (fra gli altri) di Armand Van Helden, Todd Terry, Junior Sanchez, Arthur Baker, Boris Dlugosh e Jacques Lu Cont. Pop, rock'n'roll, electro-techno, che scorrono e macinano sequenze, infarciti da più umori, a parlarci d'un futuro che sembra oggi, zeppo di droghe, replicanti, media oppressivi, falsi idoli e cospirazioni capitalistiche. Per una sola bionda non è poi male (ma già si vocifera di un trio assieme a Miss Kittin e Peaches). Aurelio Cianciotta