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. electro-acoustic
Roger Reynolds
All known all white
<CD> Pogus Productions
Roger Reynolds è nato nel 1935, di formazione sia scientifica che musicale, autore di composizioni per i più diversi organici (dal piano solo allla grande orchestra) e ha lavorato a partire dagli anni '70 nei principali centri di ricerca musicale (dal californiano Ccrma all'Ircam di Parigi, all'Ems di Stoccolma) con l'ausilio di tecnologie elettroniche. Le sue composizioni coinvolgono strumenti acustici ed elementi di teatro, digital signal processing, danza, video e spazializzazione in tempo reale del suono. Particolarmente interessannte l'attenzione che Reynolds rivolge alla diffusione multicanale del suono, consentita dal Dvd. Le stesse musiche incise su quest'album ('All known all white') sono state originariamente concepite per tale modello di diffusione: "....the serpent-snapping eye" (titolo tratto da una frase di Melville in "Moby Dick"), per tromba, percussioni, piano e nastro a 4 canali (1978), "Ping" per flauto, percussioni, pianoforte, proiezione di slide a 35mm e di un film 16mm , suono quadrifonico e live electronic processing su testo di S.Beckett e "Traces" (1968) per pianoforte, flauto, violoncello, suono elettroacustici multicanale e live electronic processing. Nella prima composizione Reynolds muove sui due sentieri storici della musica elettronica: nella prospettiva "tedesca" i suoni di sintesi (in particolare quelli ottenuti con la tecnica della modulazione di frequenza a quell'epoca in fase di sperimentazione pionieristica grazie agli studi di John Chowning), nella prospettiva "francese" i suoni concreti, naturali, sia pur rielaborati al computer. La seconda composizione, rientra a pieno titolo nella produzione intermediale e scaturisce dal brano omonimo tratto dalle Short Prose di Beckett, brano che suggerisce a Reynolds una struttura formale compositiva basata su un modello caotico alternativo ai modelli seriali sino a quel momento utilizzati. La chiave interpretativa della terza composizione è nel nome, Tracce, intese come residui degli eventi sonori primari. Il pianoforte è protagonista degli eventi sonori primari, il flauto e il violoncello si inseriscono negli eventi primari generando prolungamenti, ombre degli eventi primari, tracce appunto. Il materiale elettronico, costituito da suoni concreti ed elettronici, si articola sul missaggio di 6 canali indipendenti e sulla modulazione ad anello dei suoni del pianoforte e del violoncello con i suoni di un generatore elettronico di segnale.

Franco Degrassi