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Sad Rockets
Transition
<cd> Matador/Wide
Ancora un lavoro elettronico di derivazione rock per la Matador, con questo disco di Sad Rockets, al secolo Andrew Pekler, arrivato ormai al suo terzo album. Chiare le influenze da modernariato nella traccia di apertura 'Senio Junior' e, soprattutto, nella successiva 'Heavy Meta', gradevole base sonora per spy-movie rivisitati in versione cyber. Rumori di ufficio vengono mischiati ad armonie d'arpa in 'Extra Medium'; una varietà di suoni e strumenti mista ad un'indole jazzy sono gli elementi che pervadono l'intero album e lo rendono vario e divertente, piacevole e mai noioso, pronto anche a momenti più romantici e meno elettronici ('Winter's Over') nei quali Pekler dimostra capacità compositive persino cantautoriali. I brani sono essenziali e per nulla dilatati, quasi a ricercare la forma canzone perfetta per future colonne sonore immaginarie; proprio come in 'Wrongs of Fall' che sembra influenzata direttamente da un film di Zhang Yimou attraversato dal suono di un vibrafono. Il tutto è addolcito da un ritmo ammaliante ed ispiratore (in particolare in 'Boogie Electric') dove perfino delle gocce d'acqua possono comporre un tappeto ritmico sul quale sovrapporre verticalmente altri elementi sonori più 'convenzionali' ('Leaky Faucet Skank'). Disco dall'attitudine rock ben esteriorizzata che molto ha imparato dal passato e che risulta godibile come poche altre cose in questo periodo.
Michele Casella