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Santos, Abrasive, Mantra Breaks, Audioglobe . breaks, house
Santos
Abrasive
<2CD> Mantra Breaks/Audioglobe
Dalla Ciociaria con amore per il funk ed il breakbeat con ancora addosso l'energia vitale che ha pervaso le sue prime influenze acid house. Aplomb da italiano vero, 'suoni periferici', amatissimo dalla stampa specializzata anglosassone mai troppo tenera verso i nostri artisti (ma per l'alfiere della Mantra le lodi si sprecano). Un'uscita davvero succosa, con un doppio cd (in collaborazione con la Mob Recordings), diviso equamente fra lavori propri ed altrui remix. Si mettono in campo nomi decisamente importanti, Lee Coombs, Krafty Kuts, Dylan Rhymes, Drumattic Twins, Jds, Meat Katie ed Elite Force, che sono solo alcuni dei costruttori di ritmi che hanno arricchito di singoli preziosi (finalmente reperibili tutti d'un botto), l'elenco degli ospiti di questo meritevole album. S'inizia con una vorticosa intro e parte subito un brano d'impostazione break, 'I Cannot Come Back From The Space', il primo composto dal produttore 'made in Frosinone' atto a scandire la svolta verso ritmiche più fluttuanti e frammentate. Efficacemente ispirato, continua Santos, un'incisione dopo l'altra a dipanare il suo personale stile, giocoso e diretto: 'Shock Da DJ', 'No Ticket To Run', la devastante '70 Sensation', di fila, ci conducono diritti nel pieno dell'onda shakedelica, dove fanno bella mostra le evoluzioni ipnotiche di 'Disco Invasion' e del 'Sabot Santos Vip Mix'. Ritornano trattamenti più lineari in 'Tzumba' e in 'Big Bubble Soap Machine' ma sono ormai già altrove le passioni del nuovo Santos. 'Try To Burn', ultimo brano in scaletta è indicativo di una svolta verso sonorità di confine più dense e modulate, scandite da battute ben sincopate e taglienti. Ampia la scelta sul versante dei remix, dallo stagionato 'Camels' ad opera di Dj Zinc, ad una rinnovata versione di 'Sabot', con un rifacimento degli Evil 9, davvero un gioiellino (che era difficile da immaginare dopo l'impresa già riuscita con garbo e prontezza ai Drumattic Twins). Ben costruito anche il remix di Krafty Kuts, energetico, con una punta d'esotismo nei campioni vocali e bassi pulsanti a segnare le ritmiche ondivaghe. Più d'una interpretazione anche per 'Try To Burn', la prima di Darren Pearce e Julian Napoletano (in arte Jds), l'altra di Madox, moniker del napoletano Stefano Miele, non da meno della coppia accasata alla Tcr, grazie a suggestioni più cinematiche e robotiche, digressioni di genere sottostanti ad atmosfere tenuemente anni ottanta. L'onda italiana s'impone nel breakbeat: crederci, adesso, è diventato un imperativo.
Aurelio Cianciotta