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. minimal
Philip Scheffner
a/c
<CD> Pong
Sono molti i musicisti (e naturalmente anche i registi) che si sono fatti ispirare da paesaggi esotici o viaggi in terre straniere; quel che di solito ne vien fuori è uno strano adattamento dell'artista al modus vivendi del luogo visitato, il quale talvolta influisce in maniera indelebile sulla poetica di persone dalla sensibilità tanto rimarcata. Anche Philip Scheffner è rimasto colpito dalle varie visite alla città di Bombay e quello che presenta in 'a/c' è un diario di viaggio filtrato attraverso il freddo di Berlino, dove il disco è stato composto. Alcune tracce rappresentano le pagine di questo racconto - quasi in forma di ricordo - dove una voce del luogo ci accompagna in un'esperienza seduttiva e quasi didascalica. Le registrazioni effettuate fra il 1996 ed il 2001 si alternano e si intrecciano a tracce di musica minimale dal carattere sacro ed incantato, capace di mostrare quale tipo di fascinazione abbia rappresentato Bombay per Scheffner. Una città che, come una donna, risulta comunque inafferrabile e che, come la musica di 'a/c', può lasciare solo impressioni ed intense emozioni. Talmente vivide che, al termine dell'ascolto, viene voglia di partire ancora per quelle lande.

Michele Casella