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. esoteric, dark wave
S.Gears
Dip
<CD> Musica Maxima Magnetica
Con un background che spazia dal punk all'elettronica per poi arrivare al dub - certamente una delle ruote motrici del recente lavoro - Steve Gears avrebbe potuto facilmente perdere la retta via nel tentativo di mischiare un po' tutte le sue passioni. La giusta dose di umiltà ed il supporto di Colin Newman (Wire) hanno invece reso possibile la pubblicazione di questo primo album per l'artista britannico, in bilico fra memorie anni ottanta, cadenze downtempo ed introspezione solipsistica. 'Georgette' rappresenta un' introduzione semplice e magnetica, carezzata dalla corde di chitarre ed arpa nonché da una nenia sussurrata soprappensiero. Sembra un attimo e poi ci si ritrova accerchiati dagli archi di 'Strange' in un ritorno al ritmo ed alla forma canzone che vira verso il trip-hop scurissimo di 'First Person'. La musicalità vocale della solenne 'Handstands' si armonizza ottimamente con i suoni sintetici delle tastiere, ma viene surclassata dai violini inseriti fra gli interstizi dalle romantiche melodie di 'One More Bridge To Cross'. Con 'Good May Weep' si scivola all'improvviso in un abisso tenebroso nel quale filtrano veloci flash di luce e voci lontane che somigliano a ricordi; poi l'atmosfera diventa di nuovo soffusa e ci si può abbandonare alla potenza evocativa di cui è capace Gears nel soffice ondeggiare delle note conclusive.

Michele Casella