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Shakey
The Green Door
<cd> V/VM
Inimmaginabile quello che si può celare dietro una porta di colore verde. Canzoncine tedesche riadattate in bassa fedeltà, brani presi direttamente da scampagnate estive in compagnia di amanti del folklore più acceso, musiche da avant-spettacolo di 40-50 anni fa, addirittura il Ballo del Qua-Qua! Ma le avvertenze sulla confezione lo dicono chiaramente: un viaggio pericoloso fra 23 pseudo-canzoni che si avvicinano in parte ad una sana presa per il culo e per il resto ad una (comunque possibile) sperimentazione. Momenti disco del periodo paninaro con tanto di velocizzazione del rpm, citazioni (dovute) per 'All night long', per i Bee Jees ed anche per 'Careless whisper' degli Wham, con una traccia dove la possiamo 'assaporare' da una radio che trasmette un segnale disturbato ed irritante; un pezzo, che sembra pervenuto dallo Zecchino d'oro del nord Inghilterra, interrotto dall'inquietante suono di un treno nella notte; rime baciate in quantità esorbitante; sospiri erotici per saporite nottate disco. Ma non mancano neppure i momenti più interessanti, giocati su scretch e ricerche formali assimilabili alla scena elettronica degli ultimi anni ('bbc snooker theme' e 'rock me (h)amadeus'). Un disco di stupefacente varietà, difficilmente ascoltabile dalla prima all'ultima traccia per più di una volta; ma le sorprese di questa porta verde sono pressochè illimitate, in parte anche sgradevoli. Bonus track: niente meno che Craig David con la sua 'Seven Days' (che finalmente risulta ascoltabile). Degli eroi!
Michele Casella