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. experimental, elettronica Son Of Clay Face Takes Shape <CD> Komplott Semplici rumori quotidiani, catturati direttamente dagli ambienti di un appartamento a Berlino (nelle stanze, dal solaio, oppure registrando dal balcone), fra la primavera e l'estate del 2002, riorganizzati a nuova vita, con meticolosa dedizione, da Andreas Bertilsson, passionale sperimentatore di suoni elettronici, intrisi di una costruzione tutta poetica (laterale a modalità concettuali) che riesce ad emozionare partendo da quello che gli è più vicino e consueto (ma anche a testimonianza di un ricco catalogo d'intuizioni contemporanee). Artista del suono o 'elettroreformer', di origini svedesi, terra fertilissima per i campi dell'elettronica, che a queste latitudini si tinge di venature melanconiche, struggenti di abbandoni complici e intensità distorte, frequenze decostruite e assemblate, fra rumori secchi, tintinnii ed inquieto scricchiolare, aderenze difficili al contatto ma sempre ricondotte ad un respiro proprio, fra melodie oblique e un ariosità spontanea. Un album d'esordio da tenere in altissima considerazione, suggestivo e stimolante, che fa di Son Of Clay un artista da seguire attentamente in quelle che attendiamo come prossime evoluzioni. Aurelio Cianciotta |