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. pop
Station Rose
Au Ciel
<cd> Cripple Dick Hot Wax/Wide
Una coppia viennese è la titolare del progetto Station Rose; pionieri di lavori multimediali e fra i primi responsabili di eventi online dedicati alla club culture, Gary Danner ed Elisa Rose escono con il loro 'Au Ciel' su Crippled Dick Hot Wax (etichetta di Anubian Lights, Balduin, Lydia Lunch). Leggerezze pop francesi si riconoscono fin dall'opening track di chitarre 'Super' con tanto di allegro 'lalala' di Elisa Rose. Attorno alla sua voce è stata creata la seguente 'Mini Hub And Baby Hub' di reminiscenze downtempo ma con un'aria molto piť sospesa. La traccia che dà il titolo all'album è invece basata su un testo del marchese De Sade leggermente riveduto per adattarsi agli elementi elettronici di cui è farcito il brano. Si continua fra il d'n'b di 'Webcast 403', la vena teutonica di 'Nenn Es Wir Du Willst', il divertente e dolce elettro-pop di 'Cyberspace Is Our Land' e le velleità cibernetiche di 'It's Not There' che forse non riescono a spingere 'Au Ciel' alle vette cui ci si aspettava arrivasse. Rimangono: 1) la pregevole registrazione live di 'Eclipse' allietata dalla libertà d'espressione della Rose, il beat circolare ed il synth jazzato; 2) le ottime chitarre di 'Electric Minds' che precedono la rilettura di 'Cyberspace Is our Land' a cura di Ray Makers ed in perfetta continuità con il resto del disco.
Michele Casella