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. elettronica, dark-wave, post-industrial
T.a.c.
Splintered
<CD> Small Voices
Più che mai prolifici ma sempre coerenti a passioni tutte sperimentali, ritornano i T.a.c. (Simon Balestrazzi, Monica Serra e Corrado Loi), terzo disco in due anni, abitando indefinibili spazi di penombra, concedendosi ancora in intricati passaggi, concatenazioni elettroniche dalle molte sfaccettature, elementi di base già esibiti in 'Twilight Rituals' e 'Waiting For The Twilight', allo stesso modo con le voci modulate per creare emozioni e una commistione d'apparati digitali e strumenti acustici suonati in maniera non convenzionale ad animare una psichedelia latente che si sposa con influssi dark-wave. Al terzetto oramai consolidato s'aggiungono questa volta Alessia Manca alla viola e Luca Pischedda al violoncello, particolarmente efficaci in 'Sacred Drift' e in 'Litle Fly', con strutture compositive che riecheggiano ai moduli cari alla musica d'improvvisazione, ma sempre trasmutati da un'attitudine poetico-evocativa che riporta alle ricerche maggiormente innovative degli anni ottanta (Cabaret Voltaire, DNA, Pere Ubu). Quindici le tracce complessive, sommessi sussulti, alternati a momenti più ritmici, come in 'Teech', secondo brano, con scansioni intrise di fluida melodia in sottofondo, articolazioni quasi electro-glitch che fanno il paio con 'The End Of The Game', dalle battute più tonde e spezzate in atmosfere sci-fi. Una produzione di qualità che testimonia di una maturazione artistica proseguita nel corso degli anni.
Aurelio Cianciotta