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Compiled by Benoit Sabatier
Technikart French Tour
<cd> Pschent/ Audioglobe
Technicart è l`ultimo magazine della "nouvelle scene electronique francais", musica e visioni di contemporaneità, cinema e Internet, amalgama tipicamente transalpino di stile ed erudizione alla moda. Questa giudiziosa selezione compilata da Benoit Sabatier ne è un'adeguata appendice produttiva, altrettanto raffinata e concettualmente compiuta. In Francia è sempre tutto molto "nouvelle" e in special modo dopo gli ultimi travolgenti successi internazionali, l'attenzione sembra posta maggiormente sulla costruzione dei contesti musicali che non sulle singole espressioni di creatività. La squadra corse della Technikart ha al suo interno buone individualità. In primis il solito conte Jack "Les Rythmes Digitales" con un riuscito remix di "Naive Song" dei Mirwais, un refrein che ti entra in testa e non ti lascia più. Segue a ruota il talentuoso Ark con "Peper Le chaton", battute diritte, giro di basso, una forte coloritura di percussioni e inserimenti di frammenti sonori alieni fra cui un piano e una tromba. In testa al gruppone i Micronauts con un pezzo che ha il solo difetto di non essere recentissimo: il club mix di "Baby Wants to Rock" e anche Modjo non può sorprendere con una versione dub altrettanto stagionata di "Lady". Buone le suggestioni provenienti dagli Universal Power con "Automatic Lower", che ricorda la disco-dance elettronica contaminata da fascinazioni quasi orchestrali in voga, nel passaggio fra gli anni settanta e ottanta. Atmosfere che attingono nello stesso stagno anche per i V.L.A.D., e per Anne Laplantine. I Cosmodrome e Cosmo Vitelli ricordano giornate d'estati lontane passate ascoltando gli Orchestral Manouvres in The Darks e i Visage di Steve Strange. Pur di accontentare anche gli amanti del versante più particolare e lounge altri pezzi hanno una vocazione eclettica oppure sono lenti e fascinosi come l'elegante e romantica "Universe" di Sebastien Tellier. Per finire, una super cool "(Come Potrei) Scordare" di Bertrand Burgalat, tutta in italiano, da mixare con "Furore" degli Stereo Total in un incubo notturno da balera retrofuturista.
Aurelio Cianciotta Mendizza