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. electronica, pop
Telefon Tel Aviv
Map Of What Is Effortless
<CD> Hefty Records/Wide
Acclamati da diversi critici come uno dei nuovi fenomeni della stagione 2004, i Telefon Tel Aviv, un duo originario di New Orleans, incassano il dovuto, con 'Map Of What Is Effortless', seconda prova al loro attivo, mostrandosi in stato di grazia, imbastendo sonorità elettroniche ed acustiche, strumentazioni tradizionali e tecnologie digitali, nel modulare un pop obliquo, contemporaneo e d'elegante fattura. Eppure i conti non tornano del tutto. Joshua Eustis e Charles Cooper sembrano evocare non tanto Aphex Twin e ardite sperimentazioni (come da qualcuno affermato) quanto piuttosto le patinate sospensioni di un'altra coppia, quella degli Air, che pur prendendo tempo e sottraendosi alquanto non è ancora riuscita (neanche con 'Talkie Walkie') a rinverdire le raffinatezze molli ma perfette di un album come 'Moon Safari'. La differenza non è da poco, anche se indubbiamente un'incisione come 'What Is Whithout The Hand That Wields It' con le sue schegge di glitch (and drill) potrebbe trovar posto all'interno di produzioni più 'spinte' sul terreno della ricerca. L'idea di fondo tuttavia, nel complesso, sembra quella di un prodotto mainstream, ben confezionato mescolando le giuste percentuali di sonorità ambientali con suoni laptop, melodie di matrice sinfonica (con tanto di orchestra da camera) e attitudini soul, atmosfere cinematiche e rarefatte con ben dettagliate suggestioni sintetiche e calde interpretazioni vocali (Lindsay Anderson e Damon Aaron). Non abbastanza a mio avviso per gridare al miracolo (soprattutto se poi si ricalcano anche le vocine alla Miss Kittin, in 'My Week Beats Your Year', inventando ben poco di veramente innovativo). Facciamo bene fermentare il tutto e riparliamone alla prossima prova (se d'illuminazione, di pura fortuna o d'astuto calcolo trattasi).
Aurelio Cianciotta