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. italo spacedance
compiled & mixed by Spacid
Theme From Radius
<CD> Radius/Audioglobe
Direttamente dal Belgio una celebrazione dell'epopea italo-disco, condotta sul filo del rasoio da Spacid ed edita per la Radius, sussidiaria della N.E.W.S, nel solco ammantato dai brillantini luccicanti e dalle strobo, che negli anni fra il 1978 ed il 1983, illuminavano le piste d'Europa e non solo (ma molti di noi, inutile nasconderlo, a quel tempo sentivamo ben altra roba). Un periodo difficile da inquadrare e nel quale la differenza fra la spazzatura e le prime geniali intuizioni elettroniche è lieve: proprio per questo le investigazioni su quegli anni sarebbero interessantissime, anche se Spacid, a dire il vero, sembra puntare soprattutto sulla fluidità d'ascolto ed il naturale appel da modernariato retrofuturista. Soprattutto la critica americana (pensiamo ad esempio al libro di Dan Sicko 'Techno Rebels) non smette mai di rammentarci quanto le seminali produzioni italiche abbiano influenzato la nascita dell'house e di un tipo d'approccio compositivo che d'allora non avrebbe più potuto prescindere dall'uso di macchine e nuovi strumenti. Anche dal versante nordeuropeo l'interesse in questi anni a rivangare trattamenti in odore di minimoog, synth a modulazione di frequenza e primi emulatori ha portato ad interessanti risultati e in questa selezione assieme ai nostri Jolly Music (con Radio Jolly) ritroviamo gli I-f nell'incarnazione The Parallax Corporation. Non manca naturalmente il materiale dell'epoca, Alexander Robotnick con 'Problemes D'Amour, pezzo simbolo dell'inventiva nazionale a precorrere i tempi dei dancefloor di Detroit e Chicago. Mixaggi calibrati e robotico ondeggiare dei corpi nel ballo, ancora buoni all'occasione (ma a chi in quegli anni era punk o no-wave sembreranno comunque musiche da festa in terrazza con mamma nei paraggi).
Aurelio Cianciotta