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. funk, electro, dub
The Strike Boys
Playtime
<CD> Stereo Deluxe/Audioglobe
Per vocazione eclettici, Tommy Yamaha e Martin Kaisa, in arte The Strike Boys, riescono a caratterizzarsi tuttavia con stile personale, pur fra tanti riferimenti, mescolando beat sbilenchi e battute diritte, dub, breakbeat, house, funk ed electro. Sapori amalgamati in un'unica pietanza e quindi dosati con estrema cura, esercizio funambolico di grande maestria ed efficacia, calibrato su una fruizione 'immediata', per platee che non sono legate ad un genere preciso, quindi a largo raggio, tra groove insistenti e bassi che pulsano a sufficienza, con interpretazioni vocali ammiccanti, in 'Find My Way', con l'apporto della brava Cyrena Dunbar, o ancora maggiore energia ritmica, in 'Everybody', ad esempio, con Mc Blade, sempre nel solco di battute alquanto vitali. Territori elettronici che sono lambiti ma con ritrosia, rimanendo piuttosto nel solco di pulsazioni calde, come in 'It's On U', con Eddie Green, oppure nel successivo 'Wot', ancora più ondivago, jazzy ed ipnotico, per arrivare infine a 'No Music', ultima traccia, questa volta assieme a Malente. Nel complesso un album gradevole, che scivola bene negli ascolti, senza particolari innovazioni ma di buona qualità.
Aurelio Cianciotta