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. downtempo
Thievery Corporation
The Richest Man In Babylon
<CD> ESL/Audioglobe
Discendenti di una lunga stirpe di predatori e ladroni, i Thievery Corporation hanno, in pochi anni, solcato i mari di tutto il mondo saccheggiando tesori, predando anime, ambienti, culture, stringendo alleanze e allargando eccezionalmente una fama che riecheggia in ogni angolo del mondo, dalle isole pi sperdute alle metropoli pi affollate. Non fuori luogo estendere la metafora anche alla descrizione del loro suono peculiare in cui l'arte del sampling raggiunge complessivamente l'effetto di un forziere pieno di tesori: impossibile riconoscere la forma di un solo oggetto o distinguere un marchio che riveli con quale conio unico e inconfondibile sia stato forgiato. Tuttavia risulta altrettanto impossibile non farsi incantare dalla luminosit scintillante di quei preziosi e monili di valore che non sarebbero altrettanto belli se sottoposti ad inventario. "The Richest Man In Babylon" uscito il 30 set 2002 per l'etichetta Eighteenth Street Lounge Music, fondata dagli stessi Thievery. Nel nuovo lavoro raggiungono un eccezionale equilibrio tra il disimpegno estetizzante della lounge muzak da sottofondo e un coinvolgimento intellettuale ed emotivo, in una certa misura anche politico, che riecheggia nelle vibrazioni dal sommerso intimista rastafariano, nei canti di terra e libert del pueblo andino (exilio), nella versione pi engage della bossa nova (meu destino). Il disco si apre e si chiude con due significativi episodi di electronica popular ed elegante (heaven's gonna burn your eyes, resolution) dove l'effettistica, l'orchestrazione, i gorgoglii acquatici senza gravit inesorabilmente e sfacciatamente si avvicinano al suono degli Air. Al trittico ethno-dub comprensivo anche di un interludio asian, onirico e meditativo (facing east, the outernationalist, interlude) seguono partiture sperimentali di lounge che esplode in un potenziale artistico inaspettato nel confronto con gli stilemi dub (omid), pop, jazzy, funk (all the we perceive, liberation front), asiatici (un simple histoire). Inutile definire urban l'oscurit trip-hop e le lente tessiture (the richest man in babylon, until the morning) perch la prepotenza della dance hall vive in un sottobosco umido al quale risulta indifferente quale sia la natura del mondo che gli sta sopra.
Gregoriana Labarile