neural online


 
 
 > Archivio Recensioni  > Neural Magazine  > Neural Station  
 > emusic  > new media art  > hacktivism  

. outer limits
Venetian Snares
Doll Doll Doll
<cd> Hymen
Il primo impatto con questo disco è certamente quello visivo, grazie alla cura del digipack affidata all'artista Trevor Brown (già collaboratore fra gli altri di John Zorn) ed alla sua Babyart: raffigurazioni di bambine malate e coperte di ematomi, strette fra le fasciature e doloranti fra le spille da balia. Imperdibile il suo sito. Naturalmente, ad un approccio così urticante, non ci si può non domandare cosa si nasconda nel lavoro di Aaron Funk, personaggio iperattivo negli ultimi due anni sotto il nome di Venetian Snares. E quel che ascoltiamo ha ben poco di rassicurante: le componenti sono accelerate o rallentate senza possibilità di prevedere ciò che sta per accadere, il susseguirsi di beat scomposti e frammentati ci fa incamminare lungo un percorso mentale psicotico e malato ma assolutamente affascinante. In particolare in 'I Rent The Ocean' affrontiamo un mostruoso d'n'b alleggerito da organi, cori religiosi e sax. Le distanze fra i generi perdono significato in favore di ibridi inaspriti, come in 'Dollmaker' in cui un brano di jazz viene sostituito da un folle breakbeat terroristico ed anarcoide. 'Befriend A Childkiller' dà l'impressione di proporci un assaggio di gentili paesaggi fiabeschi che nel giro di pochi minuti svelano un rutilante incubo elettronico. Un disco splatter dal cut-up incessante, estremo fin dai titoli ('Pressure Torture' o 'All The Children Are Dead') e dall'estro irrefrenabile; una giostra divertentissima per tutti coloro che ricercano l' anticonvenzionale e non temono di sentire pianti di bimbi chiusi in cantine fredde e buie. Un disco di calci, pugni, sevizie e cattiverie. Un disco intelligente ed unico.
Michele Casella