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. elettronica, breakcore
Venetian Snares
Huge Chrome Cylinder Box Unfolding
<CD> Planet Mu
Droni sintetici dal pianeta Mu, per il prolifico Aaron Funk (aka Venetian Snares), in perfetto stile dissonante da old-skool IDM, al suo undicesimo album, ancora a cesellare uno stile, ricevendo rinnovati consensi dagli appassionati di lunga data, conquistando nuovi fan, senza per questo adoperarsi in mediazioni rispetto alla fruibilità dei suoni, che rimangono ostici, nelle loro complesse evoluzioni poliritmiche solo inframmezzate da melodie e cupe atmosfere sognanti. Complessa materia poetica, una narrazione ispirata, volutamente stridente, disarmonica, che aggredisce e disarma, nel ritrarsi studiato delle scansioni, un gioco condotto con calcolata maestria che adesso potrebbe non sorprendere più come una volta tingendosi delle ripetizioni di una formula consolidata. Eppure l'oscuro breakcore di questo artista ancora coglie nel segno per la cristallina qualità che risuona nei suoi trattamenti schizoidi, venati da rimembranze classiche, in 'Bonivital', o infarciti da suggestioni giocattolo, ad esempio in 'Vida', sequenze e ritmi abrasivi che come sempre risaltano negli accesi contrasti. Note di una space-age distopica, porte parallele aperte su di uno spazio-temporale rivelatosi verso la metà degli anni novanta. Lingue aliene della generazione elettronica cresciuta ad Aphex Twin e Squarepusher.
Aurelio Cianciotta