neural online


 
 
 > Archivio Recensioni  > Neural Magazine  > Neural Station  
 > emusic  > new media art  > hacktivism  

. outer limits
Xinlisupreme
Tomorrow Never Comes.
<CD> Fat Cat/Wide
Poco inclini a mostrarsi o a far avere notizie sulle loro vite, gli Xinlisupreme sono riusciti a creare un'attesa enorme attorno al loro album d'esordio grazie al 7" di qualche mese fa in cui figuravano due brani di caratura elevatissima. L'arrivo di 'Tomorrow Never Comes' non fa che confermare ciò che il duo giapponese aveva espresso e segna un vero punto di arrivo nel genere noise. L'album può considerarsi una riuscitissima unione di ciò che di meglio l'avanguardia rock ha offerto negli ultimi vent'anni: risulta così naturale avvicinare il rumorismo estremo di Merzbow, la violenza degli schianti di Jesus And Mary Chain, le acidità corrosive di Suicide e le soavi sfumature pop - con sfondo di feedback - dei My Bloody Valentine. Gli sconvolgimenti electonici di 'Goodbye For All', i percorsi orientali di 'Suzu', le allucinazioni in stile Rev/Vega di 'I Drew A Picture Of Myself', la cavalcata onirica di 'Under A Clown', sono episodi che difficilmente potranno passare inosservati nell'odierno clima di buonismo musicale. Ma più di tutto, 'All You Need Is Love Was Not True' si mette in luce come momento centrale non solo del disco, ma di tutto ciò che si è alternato sulle nostre scrivanie da molti mesi a questa parte. Un saliscendi emozionale di rara intensità dalle liriche nascoste e sovrastate dal rumore, una triste presa di coscienza dell'impossibilità di comunicazione che, nonostante ciò, è comunque capace di emozionare nella maniera che solo Kevin Shields era riuscito a fare. Il disco dell'anno. Senza Dubbio.
Michele Casella