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<cd> Mox/Audioglobe
La voce di Koulermos, ex Technogod, dolcemente straziata da un'apparente inguaribile 'male di vivere' trascina lentamente su fondi melmosi di giornate inutili. Claustrofobia e ricordi che colano dalle cover (italiane e straniere) stravolte e psicotiche con ironia, si attaccano perfettamente alle soffocanti spire vocali, che scorrono con ottimo tempismo, grazie alle melodie strutturate in background con buon sequencing. Una poesia di Derek Jarman viene letta in 'Narcissus' da un sintetizzatore vocale, che in questo contesto sembra uscito dal 6510 del Commodore 64 sulla cui scatola è stata dimenticata una fanzine dark, fotocopiata. Indietro con buona memoria.