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10.09.02 Unplugged: Ars Electronica 2002
È stata inaugurata il 7 settembre l'edizione 2002 di Ars Electronica, intitolata 'Unplugged, art as the scene of Global Conflicts', focalizzata sui punti oscuri della globalizzazione, quelli che, attraverso l'arte, riflettono un'oppurtunità ancora in divenire, e cioè quella dell'uso delle tecnologie come mezzo d'espressione delle diversità culturali e come strumento politico, in aperto contrasto con la mera velocizzazione delle transazioni economiche. Inquesto senso vanno diverse sezioni del festival fra cui il simposio 'Wiring Africa', sul continente nero in bilico fra emancipazione e 'cyber-colonialismo', 'Africa Art Screen' una rassegna di video d'arte da Nigeria, Egitto e Senegal, lo 'Urban Africa Club' una rassegna di musica elettronica di band provenienti dall'Africa delle città, la prima a scontrarsi con le opportunità e le contraddizioni dei media in tempo reale e 'Hip Hop Worldwide' in cui le band hip hop di Costa d'Avorio e Senegal s'incontrano con i colleghi americani Anticon e Lucky Kitchen. A cercare di contestualizzare la globalizzazione visuale c'è 'Change the map', costituita da due installazioni: 'Energy Solutions/Water resources' di Peter Fend che dimostra la relazione fra conflitti e risorse idriche, mentre 'Border Rescue' si concentra sull'esclusione delle regioni legate all'industria vecchio stampo; diversi sono anche i lavori di web e net art inclusi, come 'net.flag' di Mark Napier (vedi), 'They Rule' dei Futurefarmers, 'Carnivore' degli RSG, './logicaland' (vedi), e Minitasking di Schoenerwissen (vedi.). E nello stesso spirito anche la presentazione di un altro film sull'11 settembre 'Artists 9-11', su come la vita, la percezione e il lavoro creativo degli artisti newyorchesi è cambiato dopo la tragedia. Fra i progetti speciali anche la conferenza 'Pixelspaces' sulle convergenze fra architettura e videogame, 'Radiotopia' un evento radiofonico con interventi e contributi tramite il network da tutto il mondo, '66b/cell' una performance dell'omonimo gruppo giapponese con una raffinata coreografia e variegati colori accostati a pratiche di dj/vjing, 'Gameboyzz Orchestra Project', un concerto di console nintendo usate come strumenti musicali, 'Kingdom of Piracy' (vedi), uno spazio online che esplora la pirateria come forma ultimativa d'arte, i progetti nelle piazze principali di Linz ('Watch Out', un occhio gigante che osserva dall'alto di un tetto la paizza colelgato con Seul e 'Box 30/70', un'installazione sonora in un container che si accorda con i rumori della piazza antistante il center) e 'PLX Parallax of Game' una rassegna di prodotti di design industriale di Ryota Kuwakubo (vedi). Riconfermati infine gli spazi 'Campus' per i lavori degli studenti di media art, 'Hidden World' al centro Ars Electronica con progetti di augmented reality, 'Electronic Theatre' con il concorso dei migliori lavori di computer animation, 'Klangpark' con i suoni irradiati per ore sul Danubio, e 'U19', dedicato ai giovani artisti elettronici austriaci under 19.