10.01.05 CCTEX, lo spazio dentro e fuori la macchina.
Quanto la dimensione spaziale del videogame stia mutando il nostro senso dello spazio è difficile dirlo. Nella realtà, invece, la mediazione visiva delle telecamere di sorveglianza crea a sua volta un'ulteriore dimensione percettiva, perloppiù immaginata dalla maggior parte delle persone che non hanno accesso ai video in cui sono riprese. Questi due livelli di rappresentazione sono sapientemente fusi in CCTEX di Nullpointer, alias Tom Betts, un'installazione che modifica un livello di Counter Strike (giù manipolato in Velvet Strike), inglobando immagini raccolte da telecamere a circuito chiuso che riprendono lo spazio intorno all'installazione stessa. Betts, già autore di WebTracer e QQQ, vuol straniare l'utente mescolando due livelli percettivi, portando lo spettatore dentro la macchina e fuori da essa allo stesso tempo. La realtà, quindi entra nel gioco, e invece che descriverne pezzi attraverso la grafica dei videogame, si cerca di rimapparla entro i meccanismi visivi del gioco, creando un corto circuito visuale che fonda ciò che viene riconosciuto come 'fuori dallo schermo' e ciò che invece si percepisce usualmente come 'dentro lo schermo'. La relazione fra sè e ciò che ci circonda viene così rimessa in ballo, in un'astrazione dello spazio circostante, solitamente punto di riferimento per l'orientamento fisico, mostrandone al contempo i legami culturali indissolubili e le possibili manipolazioni.