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04.06.04
Critical Art Ensemble, lottare contro accuse assurde.
Quando Steve Kurtz dei Critical Art Ensemble, ha chiamato il 911 (il 113 americano), aveva già constatato la morte di sua moglie nel sonno per un attacco cardiaco. Nella tremenda tragedia che l'aveva appena investito, mai avrebbe pensato d'incappare nell'idiozia burocratica della polizia prima e degli agenti federali poi. Questi infatti di fronte alle sue apparecchiature biochimiche hanno immediatamente alzato gli scudi contro un inesistente bioterrorismo, tenendolo in stato di fermo per 24 ore, sottoponendo a sequestro la sua abitazione e tutta la sua attrezzatura, inclusa l'apparecchiatura dell'ultimo progetto 'Free Range Grains', costituita da un laboratorio mobile che permette di estrarre il DNA di un organismo, utile per testare prodotti commestibili per certificare una possibile contaminazione transgenica. Kurtz, professore associato del Department of Art della University of New York nella sede di Buffalo, è membro dei Critical Art Ensemble, uno dei collettivi artistici con maggiore spessore critico nei confronti della tecnologia da più di dieci anni. Ultimamente il CAE si è concentrato sulle biotecnologie e sulla loro taciuta evoluzione tecnologica ed economica con progetti come Biohazard e il libro 'Molecular Invasion' (recensito all'interno dell'intervista al gruppo 'Fuzzy Biological Sabotage' su Neural n.20). Da poco sono arrivate altre citazioni in giudizio, oltre a quella per lo stesso Kurtz, e riguardano Beatriz da Costa, Dorian Burr e Steve Barnes (altri membri del CAE), Andrew Johnson e Paul Vanouse, altri professori di Buffalo di cui Vanouse ha collaborato in passato col gruppo e Adel Henderson, direttore dell'Art Department. Tutti i provvedimenti sono stati fatti in nome del famigerato Patriot Act e delle sue estensioni alle armi biologiche, e per il 15 giugno è prevista la prima udienza del caso. Le ragioni dell'indagine risultano totalmente assurde vista la pubblica e dichiarata attività del gruppo e lasciano presagire una persecuzione che sembra essere molto più politica e premeditata che fatta in difesa dello stato. Al momento quello che il fronte legale (CAE Defense Fund) coalizzatosi intorno a Kurtz e alla sua tragedia chiede sono contributi volontari necessari per il sostenimento delle ingenti spese legali (anche minimi e versabili pure tramite PayPal) e lettere di supporto per fare le necessarie pressioni presso le autorità, di cui una generica è stata già scritta da Eric Kluitenberg (De Balie) e Amanda McDonald Crowley (ISEA)