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edited by Marquard Smith, Stelarc : The Monograph, The MIT Press, ISBN 0262195186 . book
edited by Marquard Smith
Stelarc : The Monograph
<book> The MIT Press
ISBN 0262195186
L'evoluzione del corpo, da atavica interfaccia col mondo esterno ad apparato multisensoriale ultrastimolato, è stata dai primissimi anni novanta un ampio terreno di ricerca. La mutazione del corpo stesso, infatti, centrale nel nostro immaginario, è derivata concettualmente anche dall'inarrestabile proliferazione dei media incorporei. Stelarc è l'artista che ha letteralmente incarnato questo fenomeno, sperimentando su di sé innesti tecnologici strategicamente funzionali. Il processo indotto dall'artista è efficacemente definito nella prefazione da William Gibson come: "momento della più pura disgiunzione cognitiva tecnologicamente indotta". Questa disgiunzione è una delle indelebili cicatrici della contemporaneità di cui Stelarc si è fatto poeta e scienziato, e il suo corpo, da lui stesso definito 'obsoleto', da altri 'postumano', testimonia il dilaniamento della sua presunta e religiosa non violabilità. Del resto il far coincidere la propria carne con l'opera d'arte ha determinato l'essere poi definito come icona (come si vede in Stelarc Ken, omaggio di Zoë Khamsin Kennard). Questa monografia ne traccia un ampia e dettagliata interpretazione che consente di smembrare e definitivamente astrarre l'artista e la sua organica sublimazione.