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.art 03.09.04 Timeshift, Ars Electronica 2004. È cominciata a Linz, come di consuetudine, Ars Electronica, che quest'anno festeggia i suoi 25 anni di attività con l'appropriato titolo di Timeshift, cercando di guardare lontano nelle due direzioni temporali (passato e presente) e cercando di riflettere sulle lezioni impartite dai tempi andati e di stimolare visioni sugli auspici del futuro. Non è un caso che questo tema coincida con il congedo dalla direzione del festival di Gerfried Stocker, a cui va dato atto di aver coinvolto un discreto panorama di realtà provienienti da diversi background culturali negli ultimi anni (2002 e 2003), mentre non si sa ancora chi ne prenderà il posto. Nel convegno di due giorni che dà il nome all'edizione trovano posto fra gli altri, Roy Ascott, Sherry Turkle, Marvin Minsky (in videoconferenza), Jose-Carlos Mariategui, Peter Weibel, Esther Dyson, Jonah Brucker-Cohen, Joichi Ito e Bruce Sterling. Altro tema centrale sarà il 'Language of Network', con un folto gruppo di teorici e artisti che scandagliano la rappresentazione e il significato estetico e socio-politico dei network (fra cui Brian Holmes, intervistato in Neural 21). A questo tema afferisce anche 'TraceEncounters', un interessante esperimento che coinvolge un migliaio di visitatori tracciandone la tempistica dei contatti individuali e visualizzandoli complessivamente. L'usuale presenza del Sol Levante, invece, consiste, fra l'altro in una presentazione di Itsuo Sakana che trae spunto dalla sua collezione di media art degli anni 50 e 60, e nell'Accademia di Belle Arti in cui ospitati i lavori degli studenti dello IAMAS, collegio giapponese dedicato alla formazione di giovani artisti mediatici. Va notato poi lo spazio dedicato alle trasformazioni dei media, come per 'Re-Inventing Radio', simposio che traccia storia ed evoluzione del mezzo radiofonico usato per sperimentazioni artistiche, con Heidi Grundmann della storica Kunstradio, Bob Adrian, i neozelandesi radioqualia, la teorica Inke Arns, Gene Youngblood e Sabine Breitsameder. Si segnalano pure, in ordine sparso fra le decine di proposte, lo spettacolare DEMI-PAS di Julien Maire, Matki Wandalki live di Felix Kubin, Iso-phone una comunicazione telefonica effettuata in totale isolamento visivo e dentro una vasca d'acqua e Audiomobile, con lavori fruibili dentro un'automobile varianti a seconda della sua posizione rilevata tramite gps. In una delle esposizioni, infine, si riaffacciano progetti premiati dal prix negli anni, mentre i vincitori del 2004 sono stati: Listening Post (Interactive Art) di Mark Hansen e Ben Rubin, 'Banlieue du Vide' di Thomas Koner (Digital Music), Creative Commons (Net.Vision), l'ex-aequo Wikipedia e TheWorldStartsWithMe (Digital Communities) e Ryan di Chris Landreth (Computer Animation). |